Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 21-04-2011, 00.47.25   #428
Morrigan
Cittadino di Camelot
 
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Morrigan ha un'aura spettacolareMorrigan ha un'aura spettacolare
Trovate Cimarow e troverete Saint Roche... più facile a dirsi che a farsi!... e Cimarow era di certo l'uomo che tutti avrebbero voluto trovare in quel momento... o non incontrare affatto!
Morrigan ringraziò Lho per il suo aiuto e per il suo consiglio, quindi si congedò da lui.
Il lato della corte in cui si trovavano era gremito di gente. Morrigan dovette sgomitare non poco per allontanarsi da quel luogo.

La gente di Capomazda salutava il ritorno di Icarius come l'arrivo di un salvatore. Lui era il loro scudo e la loro spada, e il loro cuore semplice e devoto ai signori che da sempre li avevano retti in ricchezza e prosperità era ben lontano dall'immaginare quali inquietudini e quali drammi si celini sovente dentro le mura di un palazzo. Morrigan lo sapeva fin troppo bene... la miseria dei potenti è spesso più profonda della miseria degli umili...

La folla esultante si era spinta fin quasi alle porte del palazzo per poter festeggiare il duca, e le vie di Capomazda erano piene di uomini e donne... vicino alle taverne la gente beveva e brindava alla vittoria... le giovani passeggiavano, con le braccia allacciate alla vita dei loro amanti... i musici suonavano per strada... ma Morrigan si sentiva estranea a tutto questo.
Vide la scala che dal cortile saliva nel torrione fino alle mura del palazzo ducale, e si infilò in quella stretta salita. Le guardie della torre erano troppo affaccendate a tenere a bada il popolo festante, e nessuno fece troppo caso a lei.

Salì in fretta, come se le mancasse l'aria, e si fermò soltanto quando il sole, che stava tramontando, le colpì il viso con i suoi raggi sanguigni.
Quel corridoio sulle mura era deserto in quel momento. Qualcuno aveva steso sui merli gli stendardi con lo stemma del ducato, che adesso sbattevano mossi dal vento. Il brusio della folla giungeva ovattato e distante, e questi erano gli unici rumori in quel regno aereo dove il vento comandava agli uccelli che viravano in stormi verso il loro rifugio notturno.
Era bellissimo...

Morrigan assoporò quel momento, lasciando scorrere il vento tra i capelli e sul viso. Chiuse gli occhi. Lei non era felice, e non aveva nulla da festeggiare. Non un'ombra di emozione, non una gioia interiore a cui fare appello in quel momento... a tratti pensava che forse suo zio Morven avesse ragione, e che una vita spesa solo in cerca di una vendetta non avesse alcun senso... forse non ci sarebbe stata nemmeno una vittoria, in quel suo gesto... ma non aveva altro, non aveva nient'altro... una vita spesa ad inseguire quel sogno o quell'incubo era quasi una vita votata sterilmente al sacrificio... ma era la vita che aveva scelto fino ad allora!
E mentre il suono lontano della festa arrivava a confondere i pensieri della sua mente, Morrigan pensò che non sapeva affatto cosa dovesse fare...
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"

Ultima modifica di Morrigan : 21-04-2011 alle ore 05.03.47.
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