Immobile, in piedi di fronte al portone del palazzo, lo osservai scendere dalla carrozza e avviarsi verso di me.
La folla lo acclamava e lui si soffermò a guardarla... pensai che fosse insolito, non mi pareva che Sua Signoria avesse mai fatto niente del genere.
Ravus e Monteguard gli andarono incontro e scambiarono qualche parola con lui, non udii cosa si dissero ma colsi un movimento di rimando di Izar, un gesto quasi di rassegnazione... ciò mi sorprese.
Intorno a me paggi e ancelle si stavano accalcando... i paggi intimoriti, le ancelle cinguettanti... sospirai, era come un vecchio copione ormai liso dal tempo: era stato così ogni suo ritorno, fin dalla prima volta che partì per qualche settimana prima del matrimonio due giorni dopo il mio arrivo a Capomazda, fino all’ultima volta qualche giorno dopo la morte di lord Rauger...
Ero stanca di quella consueta ed inutile messinscena... sapevo ciò che sarebbe successo, ero certa che se avessi chiuso gli occhi avrei potuto vedere tutto prima che avvenisse, ogni gesto e ogni parola, Izar, Monteguard ed il duca stesso... era come se tutto fosse codificato.
Mi chiesi dove sarei stata in quel momento se quella sera lontana lord Rauger non fosse riuscito a fermarmi... forse sarei stata a Sygma, forse sarei...
Ma Icarius si avvicinava sempre più, così mi inchinai leggermente e mi preparai ad una delle sue consuete battute sarcastiche...
“Mio Signore...” iniziai a dire, come sempre...
Ma, rialzando gli occhi su di lui, mi bloccai.
Era giunto di fronte a me, ormai, e potevo vedergli il viso adesso... era lui, indubbiamente era lui... eppure quasi stentai a riconoscerlo: i movimenti, l’espressione del viso e quella luce del tutto inedita nei suoi occhi...
Mi resi conto che la sorpresa mi aveva lasciata in silenzio per un attimo di troppo, così tentai di nuovo: “Mio Signore...” ma la voce mi tremò e di nuovo le parole mi morirono in gola di fronte a quell’espressione...
Sorrisi appena per dissimulare quella vaga ma potente sensazione e l’attimo di imbarazzo, poi tornai seria e, facendo mezzo passo avanti, mormorai soltanto: “Icarius... stai... stai bene?” notando, con sorpresa, nella mia voce una nota vagamente preoccupata.
__________________
** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
|