Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 19-04-2011, 19.24.09   #398
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La sala, illuminata a giorno da candele e torce, echeggiava delle parole, delle risate e dei proclami di quegli uomini.
Tutti si rivolgevano a Cimarow come se avesse già vinto la guerra contro Capomazda.
“Ormai è pronto, mio signore…” disse sir Ironhop, uno dei baroni “… il poderoso ariete che ho fatto costruire per la prossima e decisiva battaglia.”
“Si, rammento quando me ne parlaste.” Lo fissò Cimarow.
“Per metterlo in azione occorrono ben cinquanta schiavi! E ne abbiamo presi dei migliori! Sono tutti slavi provenienti dai luoghi più selvaggi e miserabili d’Europa! La Porta dei Leoni tremerà soltanto a vedere il nostro ariete! Non occorrerà altro per vincere!” E rise compiaciuto.
“Non siate troppo sicuro di quella potenza tecnologica…” intervenne Gouff “… per forte e letale che sia, è infondo nulla al confronto di un cavaliere…”
“Il nostro sir Gouf ha una visione romantica della guerra e della cavalleria…” disse Nyclos “… voi la condividete, milady?” Chiese poi a Melisendra.
“Che sciocchezza!” Esclamò divertito Ironhop. “La guerra si decide in base al numero ed alla forza degli schieramenti! Al confronto un semplice uomo bardato di ferro che brandisce una spada è niente! I tempi cambiano, amico mio… e noi dobbiamo seguirli!”
“Solitamente non mi occupo di ciò che dicono i miei simili…” mormorò Gouf alzandosi e cominciando a camminare attorno alla ricca e nobile tavola “… ma trovo insopportabile questa vostra mancanza di rispetto verso la cavalleria…”
E quando fu alle spalle di Ironhop estrasse rapido la spada, mettendogliela di piatto al collo, quasi a togliergli il respiro.
“Si, potete anche sfondare la Porta dei Leoni e ridurre in pezzi quelle secolari statue guardiane…” continuò “… ma poi vi ritroverete i migliori cavalieri del ducato da affrontare… ed allora il vostro ariete ed i vostri schiavi non serviranno a niente… si dovrà combattere nelle strade, odio contro odio, ferro contro ferro… e lì il numero non conterrà niente… solo i migliori cavalieri potranno decidere le sorti di quella battaglia…”
“Umf… anf…” ansimava Ironhop.
“Va bene, lasciatelo ora, sir Gouf…” disse Cimarow “… lasciatelo.”
“Come desiderate, mio signore…” e mollò la presa “… ora vogliate scusarmi…” e, salutato il suo signore, uscì dalla sala.
“Que… quell’uomo… è pazzo…” mormorò a fatica Ironhop, mentre pezzi di cibo e sangue fuoriuscivano dalla sua bocca.
Gouf raggiunse una delle torri e restò a fissare la sterminata brughiera che circondava e racchiudeva quel tormentato e sacrilego mondo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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