Pasuan aveva alzato la sua gonna, per controllare la ferita.
Le sue dite erano arrivate a sfiorare le morbide e vellutate gambe di Dafne, quando la ragazza lo colpì con un sonoro schiaffo.
Il cavaliere restò a fissarla senza dire nulla.
Abbassò poi lo sguardo e, come se nulla fosse, disse:
“La fasciatura non è abbastanza stretta… così continuerà ad uscire sangue…”
Strappò un lembo della sua camicia e lo strinse, stretto, attorno alla ferita di lei.
Si slacciò poi il mantello e lo avvolse attorno alle spalle di lei.
“L’aria della sera è fresca e tu sarai già abbastanza debole e stanca…”
Fece un fischio ed un nitrito rispose a quel suo richiamo.
“Vieni, ti riporto a casa…” prendendola di nuovo fra le sue braccia ed avviandosi verso il suo cavallo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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