Morrigan seguì quella scena sempre più confusa... possibile che Finiwell non riuscisse a prendere nulla sul serio, nemmeno la vita? E quel suo amico, Pasuan... sembrava di certo aver più sale in zucca... ma perchè si stava conportando in quel modo bizzarro? Sembrava insofferente, come turbato da qualche affanno interiore. Li guardò allontanarsi insieme al giovane apprendista, quando d'un tratto si accorse che c'era qualcosa che voleva ancora fare.
Corse allora, e trattenne Guisgard per un braccio, facendolo girare.
Il sole era alle sue spalle e disegnava il suo corpo e i suoi capelli scuri, con i quali il vento che si era levato in quel giorno giocava disordinatamente. Gli occhi e le guance erano accesi per lo scontro e per le emozioni di quella giornata, e Morrigan dovette cercare di comprimere il battito del suo cuore mentre gli parlava:
"Aspettate... Guisgard... "e il suo nome scintillò per un istante nell'aria del mattino "io volevo... io mio grazie! Non so quanti altri, al vostro posto, avrebbero fatto questo per una perfetta sconosciuta!"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
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