Attesi che la porta si fosse richiusa dietro Izar, poi sospirai...
“So bene che non sei mai stato un diplomatico...” dissi, lanciando a Matthias un’occhiata fuggevole e falsamente severa “Ma non potevi essere un po’ meno brusco con Izar? Specie considerando il fatto che lui è l’unico in questo luogo che pare disposto a fornirmi delle risposte!”
Gli voltai le spalle e mi avvicinai al tavolo, qui sostai e sbirciai ciò che si trovava su quei vassoi. Staccai poi un minuscolo pezzo di pane e lo misi in bocca...
“Non mi abituerò mai del tutto a questo sapore!” mormorai “Mi manca la delicatezza del pane di Sygma, la sua fragranza... Mi dicono, invece, che il vino sia buono...” dissi, versandone una piccola quantità in un bicchiere e porgendolo al priore “Ecco, padre! Mi fiderò soltanto del vostro giudizio!”
Gli sorrisi per un momento... lo vidi prendere il bicchiere e sorridermi garbatamente a sua volta ma non bevve, così come Matthias non sembrava intenzionato a muoversi dal suo posto né a staccare i suoi occhi severi da me.
Compresi che nessuno dei due aveva voglia di perdersi in convenevoli, adesso che eravamo rimasti soli...
Voltai così loro di nuovo le spalle...
“Mio padre non avrebbe dovuto mandarvi qui!” dissi lentamente “Gli ho scritto una lettera qualche giorno fa in cui gli spiegavo la mia posizione... una posizione che non è affatto mutata! Capomazda è in una condizione difficile, lo so perfettamente, ma io non ho il diritto di andarmene. Soprattutto non ho quel diritto adesso che...” sospirai e chiusi gli occhi un istante “...adesso che Sua Signoria non è qui e non ha la possibilità di controllare la situazione di persona!”
Inspirai, in attesa delle reazione che certo sarebbe arrivata!
...e comunque tanto valeva che lo sapessero subito, pensai.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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