Mi svegliai concitata, sudata, spaventata e con il cuore che esplodeva nel petto. La prima cosa che riuscii a vedere, appena apersi gli occhi era un fiore grandissimo e profumatissimo. Immersi il naso nella sua corolla lasciando che tutto l'olezzo salisse su fino ad inebriarmi completamente. In quello stesso momento pensai:
"Che cosa risponderò se Friederich mi chiederà il motivo per il quale sono svenuta proprio in mezzo alla piazza?"
Non trovavo le parole, non sapevo cosa dire. Tacqui aspettando di capire a che cosa stesse pensando lui per agire di conseguenza. Lo guardai sorridendo, aveva l'aria di un ubriaco, mi venne da ridere! Lui ancora sembrava perso nel suo mondo così continuai a pensare tra me e me:
"Forse glielo dovrei dire che sono incinta. Siamo in guerra, potrebbe essere chiamato a combattere in ogni momento, è giusto che lo sappia; se dovesse morire (Oh, Dio ce ne scampi!) dovrebbe sapere che mi lascerebbe un erede. Però se glielo dico e poi partisse per la guerra potrebbe essere distratto dai pensieri e dalle preoccupazioni sapendomi sola e incinta; potrebbe fare qualche errore sciocco che gli potrebbe costare la vita. No, forse meglio non dirglielo..."
E, mentre ancora stavo facendo questi ragionamenti iniziai a cantare, senza accorgermene, una vecchia canzone di guerra:
"Io non ti lascio sola,
ma ti resta un figlio ancor,
nel figlio ti consola
nel figlio dell'amor..."
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire
Ultima modifica di Lady Dafne : 09-04-2011 alle ore 12.01.13.
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