“Si, milady…” disse Izar a Talia “… lady Gyaia era di Sygma, la vostra stessa terra… una terra bellissima, dove l’arte, la poesia, la storia dominano come in poche altre parti del mondo… Sygma, da sempre sogno dei grandi di Capomazda… dopo la vittoria che la portò nei domini del ducato, si tentò di trovare accordi e stringere legami fra la casa reale di Sygma e gli Arciduchi di Capomazda… e naturalmente nessun legame è più forte di quello matrimoniale… e così la bella e giovane Gyaia andò in sposa ad Ardeliano, l’erede dei Taddei…”
Fissò il ritratto smettendo per un attimo di parlare.
“Lady Gyaia… come tutte le persone raffigurate in un ritratto… mostra solo una parte di sé…” riprese Izar senza smettere di fissare il ritratto della Granduchessa “… un ritratto è simile ad uno specchio, mia signora… rappresenta solo una realtà, ossia il punto di vista, le sensazioni di chi lo sta guardando… sia esso il pittore che ritrae, o colui che si riflette nello specchio…”
Si voltò verso Talia e sorridendo aggiunse:
“Questi ritratti hanno assunto il volto delle nostre preoccupazioni, delle nostre angosce… non lasciatevi turbare da essi, milady… quanto alla loro storia, non vi è nulla, credetemi, da tenere segreto… purtroppo l’uomo si lascia spesso affascinare dal passato, ricordando solo i momenti belli e piacevoli, finendo così per idealizzarlo… avete un ducato da governare, mia signora… il presente ed il futuro di noi tutti sono nelle vostre mani… sarebbe sciocco, soprattutto per una dama intelligente come voi, perdersi guardando al passato.”
Mostrò un lieve inchino e si ritirò.
La carrozza entrò rapida a Capomazda, per poi imboccare la via che conduceva alla monumentale Porta dei Leoni.
Due fieri leoni fissavano la strada, tenendo sotto la zampa uno scudo con inciso il simbolo dei Taddei.
Poco dopo la carrozza attraversò la porta tra le due possenti statue leonine e giunse nel cortile del palazzo.
Le guardie subito andarono incontro ai due passeggeri che scesero da essa.
“Sono il priore Hadoss” si presentò uno dei due “e questi è messer Matthias de Lastry. Siamo inviati di sua maestà il re di Sygma.” E mostrò loro il sigillo reale di quelle terre.
Izar fu subito avvertito del loro arrivo e li raggiunse all’istante.
“Vogliate seguirmi, signori…” disse “… vi condurrò da lady Talia.”
Detto ciò li annunciò alla Granduchessa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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