Dafne si voltò per tornare a casa, ma la mano di Pasuan, afferando la sua, la fermò.
La fissò per qualche istante.
“Perché tornare a casa? C’è un bellissimo crepuscolo…” disse “… il capitano Monteguard mi ha… ehm… messo in libertà fino a domattina… prendi quel cestino che hai preparato… ti voglio mostrare un luogo speciale…”
In sella allora al suo cavallo, i due giovani galopparono verso il borgo di Capomazda.
Poco dopo giunsero ad una vecchia torre diroccata.
Pasuan si tolse il mantello per stenderlo sull’erba.
“Sai…” fissando le ultime luci del giorno morente “… ci venivo spesso qui quando ero uno dei cadetti… dalla torre diroccata si può vedere in direzione del mio paese natale… è un posto bellissimo e ti sarebbe piaciuto vederlo, ne sono certo… quando l’aria è limpida come adesso è possibile contare quasi tutte le stelle del Cielo… e più le conti, più ti sembrano vicine… fino a quando giunge un soffio di vento per farle volare quasi tutte via…” sospirò malinconicamente.
Si voltò verso di lei e le sorrise.
“Dai, sono curioso di assaggiare quello che hai preparato per me!” Esclamò. “Un cavaliere, soprattutto dopo aver affrontato il capitano Monteguard, ha bisogno di nutrirsi bene!"