“Ehi… ma… come?” Tentò di dire Pasuan, mentre Dafne, felice, gli baciava la mano e lo fissava con gli occhi dolci.
I suoi occhi.
Erano finalmente grandi, luminosi, come se tutta la gioia del mondo li stesse attraversando.
“Io sono…” ma quegli occhi, con l’incanto che sembrava averli finalmente destati, impedirono a Pasuan di continuare la sua frase.
La fissò ed un tenero sorriso comparve sul volto del cavaliere.
“Si, certo…” disse sorridendole ed accarezzando il suo giovane e bellissimo volto “… puoi tenerlo il mantello…”
Uscirono allora dalla capanna per raggiungere la casa di Dafne.
“Andiamo, ti riaccompagnerò a casa…” fece Pasuan “… devi riposare, sei stanca e provata.”
Poco dopo giunsero a casa di lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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