Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 04-04-2011, 21.38.42   #159
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
All’alba tutto era pronto, proprio come aveva ordinato il duca.
Icarius scese presto nel cortile, palesando la sua euforia ed il suo entusiasmo per ciò che sembrava attenderli.
Di li a poco partirono.
Icarius galoppava accanto a Perecour, due scudieri e tre servitori li seguivano poco più indietro.
“Che tracce ha dunque lasciato questa misteriosa belva?” Chiese il duca.
“Strane, grottesche, innaturali.” Rispose Perecour.
“Cosa ricordano?”
“Non saprei dirlo con esattezza… forse a metà tra quelle di un orso e di un palmipede.”
“Che curioso accostamento!”
“Si, ma con lunghi artigli.”
“Null’altro?” Domandò Icarius. “Solo quelle impronte?”
“Non solo, mio signore. Accanto alle impronte vi erano strani segni… dalla mia esperienza ho immaginato che quel misterioso animale in qualche modo strisci, come un serpente. Ma molto più grande però.”
“Che dimensioni credi che abbia, dalle tracce che ha lasciato?”
“Credo molto grandi, milord.” Rispose il guardiacaccia. “Più di qualsiasi orso.”
“Abbiamo fatto bene dunque a portare con noi l’attrezzatura pesante!” Rise Icarius. “Ma non credo possa superare la stazza di un orso, amico mio. Ma dimmi, come le avete scovate quelle tracce? Il posto in cui hai detto si trovano non è certo accessibile e nessuna anima viva potrebbe sopravvivere laggiù.”
“Alcuni pastori che vivono isolati nel bosco hanno cominciato a lamentarsi circa la sparizione di pecore e mucche dei loro allevamenti. Così, temendo si trattasse di qualche bracconiere o di qualche disgraziato ridotto alla fame, ho cominciato a mandare i miei uomini da quelle parti per indagare… e così, riconosciute le tracce di mandrie e greggi, siamo giunti proprio presso quel luogo… fino a trovare le impronte e gli altri segni di quella misteriosa belva.”
“E’ stata allora quella belva a sbranare le pecore e le mucche?” Chiese Icarius.
“Si, abbiamo trovato accanto a quelle impronte i resti degli animali scomparsi… tutti sbranati.”
“E’ dunque un predatore la nostra fiera misteriosa?”
“Sicuramente, milord.” Rispose Perecour.
E dopo aver cavalcato per circa mezza giornata, giunsero nel selvaggio luogo detto Il Gorgo del Lagno.
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