La sala restò come vuota, appena Icarius uscì per congedarsi da tutti loro.
“Mia signora…” disse Monteguard fissando Talia “… per ora è difficile da dirsi… ormai sono giorni che le armate di sir Cimarow sembrano attendere… e solo il Cielo sa cosa…”
“Credete stiano preparando qualcosa?” Chiese Izar.
“Non so…” rispose il capitano “… posso solo dire che questo loro silenzio non mi piace per niente…”
“Tra poco sua signoria sarà proclamato Arciduca ed allora potremo preparare la nostra controffensiva!” Disse Izar.
“Già… e dovrà essere degna della fama della stirpe guerriera dei Taddei…” replicò pensieroso Monteguard.
“Ne dubitate?” Domandò il consigliere del duca.
“Né io, né voi, né nessun altro qui a Capomazda conosce il nome di chi ha attaccato ed annientato un nostro drappello alle Cinque vie…” disse Monteguard “… ma chiunque sia stato non si fermerà certo davanti al blasone del nostro ducato… no, non serviranno stendardi e simboli…” aggiunse il capitano “… ma ferro e fuoco!”
Nello stesso istante, alle parole di Melisendra, Ravus si voltò inquieto.
“Le strategie del ducato vengono discusse dal duca davanti ai suoi baroni!” Esclamò con un senso di fastidio. “E quanto alla vostra presenza…” aggiunse “… evitate, fino a quando sarete tra noi, di dedicarci alle vostre pratiche oscure ed innaturali… così vedrete nessuno si occuperà di voi!”
“Milady…” intervenne Izar “… nessuno può penetrare tra queste mura e scoprire ciò che in esse accade… state tranquilla…”
Poco dopo giunse l’ora che lady Talia si ritirasse.
Izar così salutò gli ospiti, facendo mettere a loro disposizione gli alloggi del palazzo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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