Le parole di Melisendra sembrarono scuotere l'ambiente.
"Draghi? Magari, milady! Magari!" Disse sorridendo il duca. "Non ne ho mai visto uno. Eppure ho viaggiato abbastanza. Mi chiedo... che siano anch'essi frutto di miti e favole? Come la gloria della mia stirpe? Ah, perdonatemi, Izar..." rivolgendosi al fedele consigliere "... dimentico sempre che voi credete ciecamente in questa storia del blasone."
E scoppiò a ridere.
"Comunque, immagino che questa discussione debba ora terminare..." aggiunse "... alla mia signora sembra abbia fatto passare l'appetito. O forse è solo la mia presenza, mia cara?" Fissando Talia. "Tranquilla... chissà che la misteriosa fiera scoperta dal buon Perecour non mi faccia la pelle domani... così che tu possa liberarti dalla mia spiacevole compagnia..."
Si alzò allora e portò la sua coppa al cielo:
"Brindiamo a Capomazda, amici miei! Che possa avere, al mio posto, un duca degno della sua grandezza! Ed ora scusatemi, signori..." aggiunse dopo aver bevuto "... come avete sentito, domani mi attende una battuta di caccia all'alba... quindi mi ritiro... lascio a mia moglie ed al mio fidato Izar il compito di intrattenervi oltre... buonanotte a tutti..."
Ed uscì dalla sala.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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