Intanto, nel giardino, sir August passeggiava nervoso.
L’ira e la delusione lo dominavano a causa della discussione che aveva avuto con il duca.
Ad un tratto udì il suono di un’ocarina.
“Chi è la?” Chiese voltandosi di scatto.
“Siamo già attaccati?” Domandò Guisgard smettendo di suonare.
“Chi siete voi?”
“Sir Guisgard. Oggi sarà l’ennesima volta che ripeto il mio nome a qualcuno!”
“Come siete entrato qui? Cosa cercate?”
“Veramente sono arrivato solo oggi a Capomazda, per comprarmi un cavallo… in realtà l’intento era quello di vincerlo al gioco… poi qualcuno mi ha proposto di entrare nella guardia ducale.”
“E’ vero, siamo in difficoltà, ma non arruoliamo il primo venuto! Vi siete presentato al capitano?”
“Il capitano dite?” Chiese Guisgard con un sorriso sarcastico. “Sapete, credo sia l’unico a cui ancora non mi sono presentato!”
“Avete la battuta pronta, vedo! Se sapete usare la spada come fate con la lingua siete di certo un portento come cavaliere.”
Guisgard sorrise.
“Venite con me…”
“Mi arrestate di già?” Domandò Guisgard con ironia. “E senza aver ancora messo piede nella taverna?”
“Avanti, capitan Fracassa!” Disse August. “Seguitemi.”
I due giunsero allora nella caserma, dove la guardia raccontò quanto detto da Cavaliere25.
“Presto, portami dal cavaliere che ha avvistato quegli strani movimenti!” Ordinò August a Cavaliere25.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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