All'improvviso fui gettata a terra, tra la paglia che sapeva di sterco; elaborai subito, vedendo le faccie di quelli che credevo essere degli "amici" (beh insomma, almeno delle brave persone), quali erano le loro intenzioni.
Non riuscivo a muovermi. Mi strattonavano. Io urlavo e loro mi schiaffeggiavano. Chiamavo qualcuno, ma chi?? oltre a mio marito e alle poche vicine di casa non è che conoscessi molta gente in quella città.
Poi mi venne in mente un episodio:
Ero sposata da poco e da ancora meno ero arrivata nella mia nuova casa. Friederich, il mio buon marito, era molto premuroso nei miei confronti e un giorno mi disse:
"Cara, sai che a causa del mio lavoro potresti stare dei periodi sola. Qui ci saranno molte brave persone che ti aiuteranno ma potresti anche avere a che fare con qualche elemento poco simpatico. Mi faresti stare più tranquillo se imparassi a difenderti..."
Ricordo che gli sorrisi e accettai di essere "istruita" da lui. Mi impegnai e lui fu pure severo ma qualche risata ci scappò.
"Forza Dafne, ripensa a quello che ti ha detto Friederich" pensai cercando di recuperare un briciolo di calma
"Metti il piede sopra il ginocchio, tieniti pronta con le mani e spingi"
Lo feci spingendo con tutto la forza che mi restava. Non combinai niente, il maiale mi ricadde addosso schiacciandomi e togliendomi il fiato.
Svenni!
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"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire
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