Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 28-03-2011, 01.44.46   #64
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Icarius cominciò ad avanzare tra i servitori, che inchinandosi lo salutavano, ed il resto della corte che gli rendeva omaggio.
“Sono lieto di rivedervi, mio signore!” Andandogli incontro Perecour, il guardiacaccia. “Siete mancato a questo ducato come la spada nel bel mezzo di una battaglia al cavaliere!”
“Amico mio!” Esclamò Icarius cominciando finalmente a sorridere. “Hai ragione! Mi mancano le nostre battute di caccia! Dimmi, hai poi trovato un drago da stanare?”
“Non ancora, ma per il divertimento del mio padrone lo scoverò!” Ridendo sonoramente il guardiacaccia. “E lo bastonerò ben bene così da permettervi di dargli il colpo di grazia!”
“Nel frattempo ci contenteremo di lupi, orsi e qualche cinghiale, amico mio!”
Poi, avvicinandosi a Monteguard:
“Come state, capitano?”
“Bene, mio signore.” Rispose Monteguard. “Sono lieto di rivedervi… Capomazda ha bisogno di voi.”
“Si, ma non parlatemi di guerre e battaglie, capitano. Non il giorno del mio ritorno.”
Monteguard accennò un inchino e restò in silenzio.
“Sorella!” Avvicinandosi Icarius ad Actea. “Come stai? Sai, mi sono mancate le nostre passeggiate a cavallo. Credo che dovremmo riprendere questa vecchia abitudine. I pochi ricordi felici che ho di questo posto sono legati proprio alle nostre cavalcate.”
Poi il suo sguardo cadde su Talia.
Mostrò un inchino sarcastico ed un sorrisoirriverente.
“Mia cara!” Esclamò. “Devo dire che sei una delle poche persone capaci ancora di sorprendermi! Ti credevo ormai lontana, ritornata tra le tue verdeggianti colline, tra le viti e i cipressi. Invece ti ritrovo ancora tra noi. Ma tu, rammento, quando prendi un impegno lo porti fino in fondo. Ah, vorrei avere io la tua fermezza! Ma per questo l’Arciduca ti amava tanto. Forse avresti dovuto sposare lui, sai!”
Poi voltandosi verso tutti:
“Ora perdonatemi, miei diletti… ma sono terribilmente stanco… mio zio pare mi abbia lasciato in eredità una guerra… dunque mi perdonerete se mi ritirerò per riposare…”
“Sua signoria, a Dio piacendo, si occuperà di tutte le sue funzioni domani, davanti all’assemblea dei baroni!” Annunciò Izar.
Un attimo dopo Icarius entrò nel palazzo ducale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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