"Dite ai vostri uomini di abbassare le armi... son pur solo una donzella..." sussurrai ironica, scostando gentilmente la punta delle alabarde con la mano nuda e muovendo qualche passo verso il Lord.
Una volta in prossimità mi inchinai e lo guardai fisso negli occhi, cercando di leggervi dentro. Colsi del turbamento, chiaramente avevo interrotto un incontro importante.
"Milord, sono Melisendra, l'incantatrice. Le lunghe peripezie che mi hanno condotto a Camelot sembrano intrecciarsi con le vostre attuali disavventure. Ebbene, mio signore, giacchè non amo girare troppo intorno alle questioni vi dirò che nulla so delle vostre scaramucce territoriali e degli intrighi politici che gravano su Capomazda, ma sono intreressata a un uomo... il cavaliere che cavalca con lo stendardo del gufo nero... ho ragione di credere che davvero si siano spalancati i cancelli dell'Aldilà, poichè ero convinta che non fosse più su questa terra da diverso tempo... qualunque cosa lo abbia tenuto in vita grava su di voi come una minaccia." Fissai bene lo sguardo nei suoi occhi... non batteva ciglio. Continuai. "So molto bene che le creature della mia specie non brillano per credibilità... siamo un genere raro... e so che oltre ogni dubbio le voci sulle mie origini mi precedono... è vero: sono frutto delle arti oscure, ma ho rinnegato quella strada e vivo secondo le regole degli uomini." Potevo sentire la tensione crescere a quelle parole e lo sguardo del chierico scrutarmi di sottecchi. Avanzai ancora di qualche passo e gli girai intorno... dacchè ricordavo il mio vecchio signore mi aveva sempre messa in guardia dai chierici... ero incuriosita di averne uno così in prossimità, ma rivolsi nuovamente il mio sguardo al nobile signore che mi stava innanzi.
"Vengo al vostro cospetto, Lord Astalate, per offrirvi i miei servigi...poiché io conosco bene l'animo oscuro di Le Gouf e l'incanto della sua armatura, oso sperare che non sprecherete tale opportunità per timore di fidarvi di me."
Mi fermai di fronte al suo sguardo concentrato. Mi stava studiando, almeno tanto quanto io avevo studiato lui. Gli sorrisi e mi inchinai nuovamente.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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