“Perché sei venuta qui? Dovresti essere ai festeggiamenti…” disse Guisgard senza voltarsi verso Talia “… per voi tutti inizia una nuova vita qui a Cartignone … e poi c’è tuo padre… ora che l’hai ritrovato è giusto che tu gli stia accanto…”
Legò lo scudo alla sella e controllò le redini attorno alla testa del cavallo.
“Quanto al mio arrivo nella cappella…” continuò “… tu mi hai passato il pugnale di nascosto dalle guardie… quindi siamo pari... e riguardo alle parole d’addio, beh, credevo ci fossimo detti tutto nella cappella… ma si sa, in fatto di cortesia e modi cavallereschi io non sono mai stato un campione… sicuramente non come i cavalieri che frequentano la corte… sto partendo…” aggiunse, sempre senza voltarsi, con un tono che si fece più amaro “… qui non ho più nulla da fare… e non c’è niente che mi trattenga…”
Smise finalmente di tirare le redini e di stringere la sella e mormorò:
“E tu non mi conosci affatto come dici… nessuno mi conosce veramente… nessuno…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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