E mentre Talia era assorta in quei malinconici ricordi, che sembravano tanto lontani ora, un velo di inquietudine si era posato sul suo volto.
Ad un tratto le ancelle fecero qualche passo indietro e restarono a guardarla soddisfatte.
“Specchiatevi, milady…” disse una di loro “… siete bellissima… sir Bumin è un uomo molto fortunato…”
In quel momento entrò Guxio.
“Che magnifica visione…” mormorò il chierico “… tanto magnifica da far quasi tentennare i sacri voti che mi legano al mio ministero…”
Si voltò verso le ancelle e con un cenno le congedò.
“Tutta Cartignone è impaziente, mia signora…” continuò appena le tre donne uscirono “… impaziente di assistere a queste nozze… impaziente come me nell’attendere questa notte…”
Si avvicinò e Talia sentì il suo respiro sfiorarle i capelli.
E proprio in quel momento si udirono le campane della cattedrale che annunciavano l’inizio della cerimonia.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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