Nello stesso istante, altri uomini tatuati entrarono nella cella dove erano incatenati Guisgard, Morven, il Cappellano, Cavaliere25, il Vecchio delle Fosse e Iodix.
Vennero allora condotti anche loro nella grande sala dell'altare.
Qui furono legati a delle colonne, con le mani dietro la schiena.
Le colonne circondavano il grande altare, sul quale era stata immobilizzata Gaynor, tenuta ferma da quattro di quei fanatici.
"E' buffo, non trovi?" Fece Dukey avvicinandosi a Guisgard. "Volevi spaccare il mondo, sconfiggerci e liberare lady Talia..." e rise forte "... a proposito..." avvicinandosi ancor più al volto del cavaliere legato alla colonna "... domani sposerà sir Bumin... ma la prima notte spetterà al nostro maestro e solo dopo sir Bumin potrà vantare i suoi diritti coniugali sulla bella pupilla del vecchio Frigoros..."
Guisgard restava in silenzio, fissandolo con vivo odio, e lacerandosi i polsi nel vano tentativo di spezzare le robuste corde che lo legavano.
"E dopo di loro..." continuò Dukey "... probabilmente per premiare la mia fedeltà, il maestro mi concederà di entrare, talvolta, nel nobile letto di lady Talia..."
E di nuovo si abbandonò a quella sua sgradevole risata.
"Sarai daccordo con me..." aggiunse "... che si rivelerà davvero impresa ardua conoscere la paternità del futuro erede al trono di Cartignone!"
"Il fatto che tua madre" rispose Guisgard fissandolo diritto negli occhi "sia stata una gran cagna, non vuol dire che lo siano anche tutte le altre donne di questo mondo..."
"Cane maledetto!" Urlò Dukey estraendo la spada.
"No, fermo!" Gridò Lyan. "Se lo uccidi ora gli avrai risparmiato atroci sofferenze! Sii paziente e tra un momento lo vedrai torturato fino alla pazzia! La morte, per ora, è un misericordioso gesto che non merita."
"Già..." disse con un ghigno Dukey "... per un attimo eri quasi riuscito a farmi perdere la testa..."
Guisgard continuò a fissarlo con rabbia.
"E' finita, grande eroe..." mormorò Dukey "... tu non sei Lancillotto e questo non è un romanzo... abbiamo vinto noi..."
Si voltò allora verso i suoi e con cenno diede ordine di cominciare quel sacrilego rituale.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|