Nel frattempo, a Cartignone, Guxio si era fatto annunciare presso Frigoros.
"Vi vedo inquieto, mio signore..." disse il chierico "... eppure dovreste invece essere lieto... i nemici del regno sono stati sconfitti... e Cartignone è di nuovo libera..."
"Dite il vero..." rispose Frigoros, mentre stringeva ancora in mano il pezzo rotto raffigurante il re bianco "... ma non posso dimenticare gli uomini perduti in questa impresa... hanno dato la vita per la nostra libertà e dimenticarli sarebbe da ingrati..."
"Comprendo, mio signore..."
"Ed il pensiero corre anche a quelle madri che hanno perduto in maniera tanto assurda le proprie figlie..."
"Di più, mio signore, non era possibile fare..."
"Lo credete?" Chiese Frigoros. "Io invece no... non bisogna mai essere paghi di combattere le ingiustizie e le barbarie di questo mondo..."
Guxio annuì.
"E poi" continuò il vecchio principe "i colpevoli avrebbero dovuto subire un processo... così da poter pagare davanti a Dio, alla legge e al popolo per i loro crimini!"
"Sono stati sconfitti..." rispose il chierico "... quale altra punizione avrebbero meritato? Dobbiamo, io credo, ritenerci soddisfatti per questa vittoria."
"Il popolo" replicò Frigoros "e le generazioni che verranno dopo di noi dovranno sapere chi erano i nostri nemici... e di come il loro nome sarà per sempre coperto d'infamia e bestialità!"
Un lampo di rabbia attraversò lo sguardo di Guxio udendo quelle ultime parole del suo signore.
"Lady Talia riposa?" Chiese il chierico dopo alcuni istanti di silenzio.
"Si, lasciamola riposare..." rispose Frigoros "... avrà visto l'Inferno, povera ragazza... lasciamola ai suoi sogni... che possano ridarle sollievo e gioia dopo le atrocità alle quali è stata costretta ad assistere..."
Guxio allora salutò il suo signore con un inchino e si congedò da lui.
Ma prima che il chierico uscisse dalla stanza, Frigoros mormorò un pensiero ad alta voce.
"Cosa mi nascondi veramente?"
E queste parole furono udite dal capo degli uomini tatuati prima di richiudere la porta dietro di se.
Ma mentre ripensava a quelle parole di Frigoros, un servitore gli si avvicinò consegnandogli la lettera scritta da Talia poco prima.
"Avverti sir Bumin di raggiungermi subito..." ordinò per poi leggere con attenzione quella lettera.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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