Viandante
Registrazione: 02-02-2011
Residenza: Verdi boschi e acque cristalline
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Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Un fresco vento soffiò in quel momento sul bosco, facendo scricchiolare la croce di legno che sovrastava la cupoletta della cappella.
Una piccola edicola di gusto latino, risalente forse al periodo della dominazione romana, sorgeva poco avanti all'ingresso.
Al suo interno vi era uno sbiadito affresco raffigurante la Santa Vergine col Bambino, ai cui piedi si trovavano San Giorgio e San Giovanni Battista.
E appena Bethan fu davanti alla porta della cappella, un cane, dall'interno, cominciò ad abbaiare.
"Chi è che interrompe i miei vespri?" Gridò una voce proveniente dall'edificio. "E dopo mi attendono le litanie dedicate alla Vergine, con i suoi innumerevoli appellativi! Non indugiate" aggiunse, mentre il suo cane abbaiava sempre più forte "dunque alla mia porta, poichè non vi troverete nulla di prezioso, se non quel poco che mi occorre per vivere, frutto della carità e della pietà che la Divina Misericordia distribuisce su queste terre desolate e abbandonate!"
Ma nonostante la poca ospitalità mostrata da quella voce, era comunque un rischio riprendere il cammino ora che si approssimava la sera.
La notte che si stava annunciando sul bosco sembrava accompagnata da sinistri presagi.
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"Sono una viandate!" disse Bethan "Ho solo bisogno di qualcosa di caldo da mangiare e di un posto per passare la notte. Ho con me il mio cavallo e sono disposta a pagare bene per il disturbo, padre!".
La porta della cappella cigolò e comparve un vecchio monaco, con una candela in mano.
Le disse di accomodarsi dentro, mentre lui avrebbe pensato al cavallo. Quando il monaco ricomparve, Bethan si era già riscaldata vicino al fuoco e aveva osservato l'ambiente spoglio e umile che la cirondava. Il monaco si avviò verso il camino e Bethan lo osservò mentre toglieva, a fatica, un pentolone dal fuoco e dopo averlo riversato in due scodelle di legno, iniziò la preghiera.
"Amen" gli fece coro Bethan, appena il monaco ebbe finito la sua orazione, ed iniziarono a mangiare. Solo a quel punto Bethan si accorse della piccola statua in legno, che rappresentava la Madonna con il Bambino, e divenne improvvisamente triste.
"Ucciderò il tuo uomo e ti violenterò, maledetta sgualdrina!"E dopo aver affondato la spada nel petto di suo marito, ormai a terra, dopo le percosse del branco di balordi, si avventò su di lei.
Ci furono attimi di colluttazione, in cui Bethan tentò di resistere all'uomo con tutte le sue forze. Alla fine, stremata, pregò la Madonna perchè quel martirio finisse in fretta, ed incrociò le braccia sul grembo, per difendere la sua creatura. Poi, all'improvviso, udì un calpestio di cavalli e vide due cavalieri venirle incontro, brandendo le spade. I due cavalieri si fecero addosso al gruppo di balordi, mentre Bethan, fu scagliata in un angolo. I due cavalieri ebbero la meglio sui ladroni, forniti solo di vecchi coltellacci e, probabilmente, anche ubriachi. In tre finiro trafitti per terra e Bethan ebbe un sussulto, poichè uno di loro le finì ai piedi, lasciando cadere un pugnale coperto del sangue di qualche ferita. "Guarda come resistono questi due miserabili!" esclamò uno dei cavalieri, rivolto ai due furfanti che ancora resistevano imperterriti. Nella battaglia, però, nessuno si accorse dell'uomo che voleva violentare Bethan, nascosto dietro un gruppo di cespugli. Quando Bethan sentì il rumore delle frasche e l'urlo selvaggio che lanciò l'uomo, prima di gettarsi contro di lei, con un gesto fulmineo raccolse il pugnale ai suoi piedi e, con la forza della disperazione, lo affondò nella gola dell'uomo, non appena le fu addosso.
Con un rantolo spaventoso, il malvivente di accasciò a terra e Bethan si accorse di essere sporca di sangue ovunque. Uno dei cavalieri le si fece incontro per soccorerla. "State bene" le chiese. "Sì, credo di sì... E' solo sangue, io... io credo di averlo ucciso... è solo il suo sangue..." Una fitta lancinante le trafisse il basso ventre e per un attimò si sentì mancare il respiro. Non era solo sangue dell'uomo che aveva ucciso. Bethan aveva perso il suo bambino. Si risvegliò molti giorni dopo, in un convento di monache, che si erano prese cura di lei. Chiese più volte chi fossero quei cavalieri che le avevano salvato la vita, ma le monache non seppero dirle niente. Bethan sopravvisse, con il grembo vuoto, numerose ferite nell'anima e senza la possibilità di ringraziare chi per lei si era battuto con tanto ardore.
"Il male è ovunque, Padre!" esclamò Bethan, scuotendosi dal dolore dei ricordi. "sono spaventata e sto cercando pace e conforto!". E detto questo, scoppiò in singhiozzi.
Ultima modifica di Lady Bethan : 05-02-2011 alle ore 11.40.18.
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