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Vecchio 01-02-2011, 11.04.10   #1063
Lady Gaynor
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Lady Gaynor
Registrazione: 28-11-2010
Residenza: Ovunque e in nessun luogo...
Messaggi: 1,953
Lady Gaynor è sulla buona strada
"Siete ferita, milady..."
"Non è nulla..."
"Non abbiamo stoffa per bendare quella ferita..." aggiunse Guisgard, come se non l'avesse nemmeno sentita "... nè acqua per pulirla..."
"Ho qui questa benda pulita..." disse il Cappellano.
Gaynor si lasciò medicare, ma la sua mente era altrove. Si sentiva in preda ad uno strano turbamento che non aveva nulla a che fare con la recente battaglia o con la paura. Si, era turbata e non risuciva a capirne il motivo.
"Non morirà, tranquilli..." intervenne Dukey "... è immune da ogni infezione, visto il veleno che la sua lingua sa sputare!"
"E tu te ne intendi di veleni, vero? Serpe..."
"Allora? Cosa avete deciso?" Chiese spazientito Dukey. "Volete liberare lady Talia o dar retta a questa pazza visionaria? E poi l'avete sentita, no? L'ha detto lei stessa! Ha abbandonato suo marito ed è fuggita via! Volete davvero dar retta ad una donna simile?"
A queste parole Gaynor fece per scagliarsi contro Dukey, ma fu trattenuta per un braccio dal Cappellano, che si rivolse poi a Guisgard.
"Io non so chi dice il vero e chi il falso, ma anche io penso che gli uomini tatuati conoscano questa stanza... e potrebbero arrivare in qualsiasi momento..."
Queste parole fecero riflettere Guisgard che finalmente decise che il gruppo non si sarebbe sciolto. Si mossero tutti nella direzione indicata da Dukey, percorrendo un lungo corridoio fino a trovare una scalinata in pietra grezza. Il cavaliere salì i gradini, ma nella fitta oscurità di quel luogo maledetto sbucò fuori un consistente manipolo di uomini tatuati. Gaynor ebbe giusto il tempo di posare Lyan in terra prima che la battaglia fra loro si accendesse di nuovo. Stava combattendo con un solo pugnale, il secondo era nascosto nel suo stivale e non c'era stato nemmeno un secondo per potersi chinare a prenderlo. Quegli assassini erano forti e feroci, ma per fortuna la stazza impediva loro la stessa agilità di Gaynor, che riusciva così a schivare i loro colpi. D'improvviso la battaglia cessò e il gruppo vide con sgomento che Guisgard era in terra, colpito alla testa da quel traditore di Dukey. Con un rapidissimo gesto, prese Lyan e si rivolse al gruppo.
“Deponete le armi, bastardi! Fatelo subito o la mia spada affonderà nella gola di questa ragazzina come un coltello nel burro caldo!”
Alla vista della spada che premeva sulla gola di Lyan, a Gaynor si gelò il sangue nelle vene. Madre di Dio, ti prego, fa che non muoia...
“Ho cercato di dividervi, ma tutto è risultato inutile… vorrà dire che morirete tutti insieme! Ora deponete le armi ed arrendetevi, se vi sta a cuore la vita di questa mocciosa!”
Gaynor capì che circondata da tutti quei nemici e con Guisgard ancora a terra avrebbero potuto fare ben poco per cui, con una calma che stonava in quell'atmosfera carica di tensione, posò il suo pugnale in terra e si rivolse a Dukey.
"Ecco, ho fatto ciò che hai chiesto. Gli altri mi imiteranno subito, ma lascia andare la bambina. Prendi me al suo posto. Una vita vale l'altra, o no? Anzi, forse ti conviene, brutto verme schifoso, perchè sappi che se vedrò anche un solo graffio sulla piccola ti ucciderò con le mie mani. Probabilmente circondata come sono sarà il mio ultimo gesto, ma morirò con una soddisfazione che mai ho avuto prima nella vita, per cui attento a come ti muovi con Lyan. E sappi che se mai uscirò viva di qui, te la farò pagare anche per ciò che hai fatto e ancora stai facendo a Guisgard..."
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."

Ultima modifica di Lady Gaynor : 01-02-2011 alle ore 11.09.28.
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