La prigionia.
Ignobile condizione per ogni uomo.
Cavaliere25 era preda di paure e di incubi.
Sognava gli Atari, poi Giselide ed il Cavaliere Vermiglio.
Vedeva la dolce ragazza legata ad un altare mentre veniva torturata.
Poi gli apparivano lunghe distese di verde.
Correva felice, tra i riflessi del Sole, i profumi dei fiori ed il canto degli uccelli.
Ma poi, all'improvviso, lo raggiungeva una misteriosa figura.
Era il Cavaliere Vermiglio.
Chiedeva di sua figlia.
Lo inseguiva, lo raggiungeva e lo braccava.
E proprio quando la lancia di lui gli spaccava il cuore, Cavaliere25 si destava da quelle visioni.
Allora ansimava e si contorceva.
E di nuovo sentiva quelle voci.
E tra esse quella di Giselide che lo chiamava.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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