Lo specchio mostrava volti, immagini, suoni che apparivano familiari a Talia.
Ma quanto di reale uno specchio può mostrare?
Esso non è diverso da un libro o da un quadro, mio giovane signore.
Come quelle opere d'arte, anche uno specchio mostra una realtà specifica.
Un'altra realtà.
Una realtà vista e voluta dall'uomo.
Una realtà affascinante, mistica, avventurosa, ideale ed idealizzante.
Ma tuttavia una realtà fittizia, chè tiene lontano ciò che l'uomo non conosce o teme.
Un libro riporta ciò che vuole il suo scrittore, così come il ritratto obbedisce alla visione del suo pittore.
E quello specchio, forgiato dal suo padrone, riflette solo ciò che esso vuole.
Quella stanza, buia, indefinita ed enigmatica, teneva ormai prigioniera Talia.
E per quanto dimora di incanti ed illusioni, quella prigione non era nulla in confronto a quella in cui Guxio stava per intrappolarla.
"Milady..." sussurrò una voce nell'oscurità "... questi sono i vostri abiti e quelli i vostri gioielli" indicando due nani che recavano quegli oggetti. "Indossateli perchè tra poco partirete alla volta di Cartignone insieme al vostro ed al nostro signore.
Un attimo dopo di quella voce e dei due nani non ci furono più tracce.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|