"Ma chi credi di essere?" Disse con astio e disprezzo Dukey a Gaynor. "Di donne come te ne è pieno il mondo, cosa credi! Ad ogni angolo di strada se ne trovano! Credi davvero di essere speciale? Forse non hai capito che qui dentro siamo tutti sulla stessa barca! Magari domani saremo già tutti morti! E quando verranno a prenderci ti pentirai di non esserti guadagnata la mia protezione!"
"Ora basta, cavaliere!" Lo riprese Guisgard alzandosi di scatto. "Cerca di calmarti!"
"Al diavolo!" Rispose Dukey. "Tu e lei! Anzi, tutti voi! Che il demonio vi prenda!"
"Basta ho detto!" Urlò Guisgard. "Basta, grosso idiota che non sei altro!"
Dukey allora si lasciò cadere a terra e restò seduto contro la parete rocciosa.
"Maledetto pallone gonfiato..." mormorò a bassa voce "... me la pagherai..."
Il vecchio delle fosse fissò Guisgard.
"Cosa avete da guardare, voi?" Chiese il cavaliere.
"Nulla, mi incuriosisce il modo in cui vi comportate..."
"Davvero?" Domandò Guisgard. "Non ne comprendo il motivo."
Il vecchio sorrise.
"Comunque..." cambiando discorso il cavaliere "... meglio restare tutti vicini e riprendere il cammino al più presto... quei dannati potrebbero piombarci addosso in qualsiasi momento... non temono nulla, neanche l'Onnipotente... anzi per loro è un nemico!"
"Nessun uomo è nemico del Signore..." rispose il vecchio "... nessuna creatura può andare contro il proprio Creatore... quegli uomini sono solo malati... malati di un male che ne consuma l'anima..."
"Già, un'anima già dannata!" Replicò Guisgard. "Sembrate conoscere bene quei dannati... chi siete voi?"
Il vecchio fissò Guisgard per alcuni istanti.
"Scavo fosse e pianto lapidi sulle tombe dei miei simili..." rispose il vecchio "... lo faccio sin da quando ho memoria... ormai conosco bene il dolore e la morte in ogni loro forma..."
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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