Allora, non vorrei trovarmi in disaccordo con Sir Guisgard nel caso in cui la mia non fosse la risposta giusta, ma a quanto ne so io Giovanni Battista non fu strenuamente convinto della messianicità di Cristo. E' testimoniato che egli preannunciò il suo arrivo e che, battezzandolo, riconobbe in lui "l'agnello di Dio", ma è altrettanto testimoniato che in seguito egli nutrì dei dubbi, tant'è vero che inviò dei seguaci a chiedergli se fosse veramente lui il Messia. Tra l'altro, nonostante avesse udito la voce di Dio che gli diceva come Gesù fosse il suo figlio prediletto, egli non abbandonò mai la predicazione della Torah in favore della parola di Gesù. Infatti, il Battista continuò a predicare con i suoi propri discepoli, piuttosto che lasciare tutto e unirsi a quelli di Cristo. Per questo motivo, lo stesso Gesù parla di lui in questo modo:
"In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui." (Mt. 11,11)
Citazione:
Originalmente inviato da SakiJune
Provo ad azzardare...
La figura di Giuseppe di Arimatea come custode del Graal non compare nei Vangeli, nemmeno in quelli apocrifi come il Vangelo di Nicodemo in cui ha un ruolo importante.
La sua leggenda iniziò a diffondersi con l'opera di Robert de Boron e quindi è possibile che fosse conosciuta a Costantinopoli, ma la domanda si riferisce ai Vangeli, non ad un'opera di fantasia, perciò la risposta non è degna di un teologo.
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La domanda si riferisce a "qualcuno degli illustri personaggi riportati dai Santi Vangeli", non di "fatti" raccontati dai Vangeli, o almeno credo...