L'atmosfera in quel luogo era intrisa di inquietudine.
La benedizione del Cappellano sulla bambina era parsa a tutti come un qualcosa di etereo, di vuoto e di effimero.
Tutto in quel luogo sembrava perdere significato, valore e forza.
Bumin scrutava con attenzione quella mappa, distogliendo solo a tratti lo sguardo dalla sua ingiallita carta.
"Questo luogo" prese a dire "apparentemente sembra un labirinto, ma in realtà ha forma circolare, intervallato da piccoli passaggi secondari e cunicoli..."
"Dunque quale strada consigliate di seguire, milord?" Chiese il Cappellano.
"Seguiremo la strada che continua dall'entrata..." spiegò Bumin "... quella che va oltre questa stanza..."
Il gruppo allora, seguendo Bumin, continuò a penetrare in quegli oscuri meandri.
Ma proprio quando cominciarono a muoversi, Morven sentì forte una fitta al fianco sinistro.
Era la sua spada che ricominciò a pulsare e ad illuminarsi con ancora più veemenza di prima.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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