Visualizza messaggio singolo
Vecchio 31-12-2010, 04.24.25   #871
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il Sole volgeva al tramonto e gli ultimi bagliori si ritiravano verso Occidente, lasciando mestamente l’altra parte del cielo.
La gente cominciava ad andare via e le strade si sfollavano lentamente.
“E cucinerò per tutti loro!” Esclamò entusiasta Talia.
“Per tutta la corte, suppongo…” rispose distrattamente Guisgard.
“Certo e non sai che faticaccia mi toccherà fare!”
“Allora non ti invidio.”
Talia sorrise.
“Vuoi venire anche tu?” Chiese poi.
“E perché dovrei?” Rispose lui meravigliato. “Non vedo perché dovrei unirmi a voi… odio il chiasso e preferisco starmene da solo…”
Lei chinò il capo e restò in silenzio per qualche momento.
“Perché fai cosi?” Domandò senza alzare la testa.
“Così come?”
“Sei ombroso, schivo…” rispose lei “... freddo e distaccato…”
Lui si voltò a guardarla senza rispondere nulla.
Camminarono per un lungo tratto di strada senza dirsi nulla, fino a quando imboccarono una stradina laterale.
“Ecco…” disse lei “… io abito poco più in la… grazie per la compagnia…”
“Va bene…” mormorò lui guardando la stradina davanti a loro “... vuoi che ti accompagni?”
“No, grazie…” con un sorriso lei “… mio padre sarà già ritornato e non ama gli sconosciuti… sai, ne vede tanti ogni giorno e…”
“Va bene, va bene…” minimizzò lui “… allora va pure… a domani…”
“Guisgard, volevo dirti…” sussurrò lei “… che sono stata bene stasera… grazie…”
“Anche io…” sorridendo lui “… ora va, io aspetterò di vederti svanire in fondo alla stradina…”
“E perché mai?” Domandò lei. “Ah, si… dimenticavo… tu sei il Primo Cavaliere!” Ridendo di gusto. “E sia, messere… vi concederò di soddisfare il vostro alto senso cavalleresco! Vegliate pure sui miei passi mentre mi allontano! Il mio strascico, per favore…” e fingendosi una gran dama si allontanò divertita.
“Resterò qui perché non voglio essere io a lasciarti per primo…” disse fra se il cavaliere.
“A voi, milady.” Rispose con un inchino Guisgard. “A domani, se Dio vorrà!”
E restò a fissarla fino a quando non svanì nel buio della notte.
“Guis…”
“Gila, amico mio!” Disse il cavaliere. “Che ci fai qui?”
“Io sono sempre con te…” rispose il nano sorridendo “… dimentichi che siamo come Orlando e Morgante!”
“Ricordi ancora quella vecchia cosa che ti dissi!”
Il nano sorrise di nuovo.
“Resta con Talia…” disse “… non lasciarla sola…”
“Veramente è lei che mi ha lasciato da solo…” rispose con un sorriso malinconico il cavaliere “…eh, già… andiamo a berci un goccio?”
“Devo andare, Guis.”
“Andare dove?”
“Mi aspettano e si è fatto tardi… una vecchia amica…”
“Noi siamo inseparabili!” Esclamò Guisgard. “Vengo con te… andiamo!”
“No, devo andare da solo…” rispose con un sorriso il nano “… va da Talia…”
In quel momento si udì una voce che chiamava il cavaliere.
Era Talia che lo chiamava dal fondo della stradina.
Guisgard corse verso di lei e la trovò accasciata a terra, sanguinante ad un fianco…

“Talia! No!” Gridò nel sonno Guisgard.
Gila lo fissava preoccupato, quando ad un tratto sentì dei passi che si avvicinavano.
“Eccoli…” pensò il nano “… stanno arrivando… e non devono trovare Guisgard e Talia…”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso