Il bosco.
Cosa celava il bosco?
Chiunque fosse cresciuto in queste terre aveva antichi ricordi.
Favole, leggende, narrata dai propri nonni o dai genitori.
Ma quelle storie, ammuffite dal tempo e sbiadite nella memoria, non avevano lo scopo di spaventare i bambini.
Quelle storie celavano qualcosa.
Qualcosa che si trovava proprio in quel bosco.
Da quando il male albergava a Cartignone?
Forse da sempre.
La chiesa sconsacrata.
Non c'era vento, eppure il grande crocifisso capovolto sull'altare oscillava scricchiolando in modo sinistro ed angosciante.
"Cosa facciamo, milord?" Chiese Dukey a Bumin.
"Siamo qui per ritrovare i dispersi in questo bosco" intervenne il Cappellano prima che il cavaliere rispondesse al suo sottoposto "e non sarebbe cosa saggia dividere il gruppo. Rischieremmo solo di indebolirci."
"Il nostro domenicano" disse Bumin con un ghigno solo appena accennato "sembra un vero esperto su come si comanda un gruppo. A questo punto mi domando se valga tanto anche come chierico."
"E chi meglio di un chierico" rispose con un sorriso il Cappellano "potrebbe guidare un gruppo!"
"Sapevo che voi uomini di Chiesa" replicò Bumin "avevate competenze per condurre un gregge... ma di pecore, non di uomini."
"Magari questo fosse un gregge..." scuotendo il capo il Cappellano "... il pastore, in questo caso, conoscerebbe ognuna delle sue pecore... ed esse lui..."
In quello stesso istante, Gaynor, il vecchio delle fosse e Iodix si avvicinarono ai tre.
"Direi di non indugiare oltre con chiacchiere inutili" disse il Cappellano "e di muoverci."
Fissò allora la grata che precedentemente Morven aveva scoperto ed aggiunse:
"Credo che questo passaggio sia omai obbligato per noi."
"Si, lo penso anche io..." mormorò Bumin.
E, facendo cenno a tutti loro di seguirlo, cominciò a calarsi in quel passaggio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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