"Il mio amico ha ragione..." disse Belven dopo le parole di Cavaliere25 "... uniti potremo avere vantaggi per entrambi i nostri schieramenti."
Il misterioso Cavaliere Verde fissava con attenzione Belven e i suoi due compagni.
"Noi siamo sufficientemente armati per affrontare chiunque" aggiunse Belven "e il coraggio che ci anima raddoppia il nostro valore. I nani sono noti per la loro forza in battaglia."
"I nani?" Ripetè il Cavaliere Verde.
"Si." Rispose annuendo Belven.
Si voltò ed ordinò ai nani nascosti nella boscaglia di venire fuori.
"Mai..." mormorò stupito uno dei cavalieri "... mai vista una simile compagnia di nani in assetto da battaglia..."
"Come vedete, milord, noi siamo pronti." Concluse Belven.
"E non esiste un nano che tema la morte." Intervenne Goldblum.
"Vi è del buono in ciò che dite..." disse il Cavaliere Verde "... unendo le nostre forze aumenteremo le possibilità di riuscire in questa impresa."
Belven accennò un lieve inchino.
"Ma vi è una condizione essenziale a finchè la nostra unione sia possibile." Aggiunse il Cavaliere Verde.
"Quale condizione, mio signore?" Domandò Belven.
"Questa nobile compagnia è sotto il potere e la giurisdizione di sua grazia il vescovo" spiegò il misterioso capo di quei cavalieri "e di ogni sua azione, che sia volta alla vittoria o alla sconfitta, ne risponde solo alle autorità ecclesiastiche. Voi, unendovi a noi, accetterete tale condizione?"
"Milord, io giunsi a Cartignone perchè mi incaricò la stessa autorità alla quale voi obbidite" rispose Belven "e ad essa ho prestato i vostri stessi giuramenti."
"Mio signore..." intervenne uno dei suoi cavalieri "... sui valori di questo cavaliere e del suo compagno arciere" indicando Belven e Cavaliere25 "non vi erano molti dubbi... ma riguardo ai nani? Qualcuno afferma che sono pagani, non Cristiani! Se si unissero a noi degli infedeli sarebbe la rovina!"
Il Cavaliere Verde fissò Goldblum e gli altri nani.
"Mio signore, ascoltatemi..." prese a dire il nano "... se siete alla testa di questi nobili cavalieri, investiti da un'autorità al di sopra di tutto e tutti, allora i vostri principi sono saldi e assoluti. So dunque che non giudicherete gli uomini in base al loro credo ed ai loro principi. Sapete meglio di me" aggiunse "che non è bastato issare croci sui loro vessilli per permettere ai cavalieri Cristiani di riprendersi Gerusalemme, nè a quelli spagnoli per impedire ai mori di conquistare la loro terra. Mio padre mi ha insegnato molto, tutto. Da lui ho appreso che credere è importante, qualsiasi sia il nome che invochiamo guardando il Cielo. Mio padre era un semplice nano, ma sapeva tutte queste cose. E so che anche voi, mio nobile cavaliere, non ignorante tutto ciò."
"Bada a come parli, nano!" Lo ammonì uno dei cavalieri.
"Parli bene, Goldblum." Disse il Cavaliere Verde zittendo con un gesto il suo sottoposto. "Parli da valoroso."
"Egli è un valoroso, mio signore." Intervenne Belven, mentre e sorrideva al coraggioso nano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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