Belven fissò Cavaliere25 ed annuì.
"Hai ragione, amico mio..." disse "... il loro numero non è superiore al nostro, ma le loro armi sono di gran lunga migliori di quelle che abbiamo noi... attaccarli sarebbe un suicidio..."
Poi, rivolgendosi a Goldblum:
"A Cartignone non credo ci siano simili cavalieri... armi e cavalli simili li ho visti solo presso le corti delle più potenti monarchie d'Europa... secondo te da dove vengono?"
"Non lo so..." rispose il nano "... neanche io ho mai visto cavalieri simili..."
"A questo punto credo" disse Belven "che sapere da dove arrivino sia l'ultimo dei nostri problemi... mi preme molto più conoscere cosa stanno cercando da queste parti..."
Ma i loro discorsi furono interrotti da colui che sembrava essere il capo di quei misteriosi cavalieri.
"Alt!" Ordinò questi ai suoi. "Meglio cercare di capire dove siamo... proseguire oltre sarebbe solo rischioso..."
"Milord, credevo voi conosceste questo bosco?" Chiese uno dei cavalieri.
"Nessuno a Cartignone conosce veramente questo bosco." Rispose il capo dei cavalieri. "Per anni la superstizione, la paura e l'ignoranza hanno tenuto lontana la gente da questo posto... permettendo al male di mettervi le radici..."
"Cosa ordinate allora?" Chiese il cavaliere.
"Ci fermeremo qui, in questa radura" rispose il capo dei cavalieri "ed attenderemo che sorga il Sole..."
"Si, milord!"
Allora i cavalieri, obbedendo al loro comandante, si accamparono nella radura, mentre Belven e suoi li osservavano cercando di capire chi fossero veramente.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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