I miei piedi toccarono il fondo di quel pozzo tanto violentemente che barcollai un istante prima di recuperare l’equilibrio. L’aria laggiù era irrespirabile e strani rumori provenivano dalla zona d’ombra che si allargava tutto intorno a noi, oltre la poca luce emanata dalle torce ai nostri piedi. L’oculo da cui eravamo stati calati era un piccolo cerchio di luce, in alto, molto al di sopra delle nostre teste... là intorno a fatica si distinguevano le sagome degli uomini che ci avevano gettati giù, e si vedevano scomparire via via che si allontanavano dall’apertura. Alla fine un’unica figura rimase da sola sul bordo, non potevo vedere la sua faccia ma ero sicura che fosse Guxio ed ero sicura che stesse sorridendo.
Staccai stizzosamente gli occhi da quella sagoma in alto e li spostai sul cavaliere vicino a me... mi dispiaceva infinitamente per il colpo che aveva preso poco prima per causa mia, e tuttavia non lo dissi, limitandomi a sorridergli incoraggiante. Mi piegai, poi, e raccolsi una delle torce ai nostri piedi, alzandola quindi in alto per illuminare una zona più ampia.
I miei occhi si spinsero finché quel debole fascio di luce lo consentì e individuarono in parte ciò che ci circondava... rabbrividii, e il sorriso mi si spense sulle labbra.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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