Ti avevo cercata in questa umida notte senza stelle, ma sembra che tu ti sia ritirata nell'etereo manto che copre Camelot.
Dove sei, Luna?
Giochi di nuovo a nasconderti da me?
Non eravamo amici?
Non sei stata la mia compagna in tante notti sognanti e solitarie?
Perchè ora non sei qui?
Credevi che mi fossi dimenticato di te?
Quanti petali strappati ed urlati alla notte.
Chiamati ciascuno col nome di un qualche sogno lontano, fatto chissà quanto tempo fa.
E quanti fiori colti nel grande giardino della vita.
Si, è stata quasi sempre colpa mia.
Il loro profuno era fresco, i loro colori vivissimi.
Eppure io non ho mai saputo far mio ogni loro petalo.
Strappato troppo in fretta, alla ricerca di chissà quale sogno, letto da piccolo in qualche romanzo, o forse visto in uno di quei vecchi pomeriggi passati davanti alla tv.
Mi manchi sai, Luna.
Tu conosci ogni mio slancio, ogni mio desiderio.
Con te non ho mai avuto bisogno di parlare.
Musa, amica, sorella, amante.
Guisgard, Icarius, Ardea, Hero...
Sono solo tanti nomi, pronunciati forse troppe volte, da troppe persone.
Sguardi, sorrisi, echi... dove sono finiti?
Come è desolante la solitudine che accompagna questa notte.
Cavaliere, eroe, poeta e sognatore.
Tutto questo o forse niente.
Ma tu mi stai ascoltando, Luna?
O forse non ci sei nemmeno tu, stanotte?
Eppure ti ricordo luminosa nel cielo di Venezia o sognante sulle acque di Baia, dove la tua scia appariva come la via che conduce ai sogni.
Forse avrei dovuto seguirla quella sera la tua scia.
Sei pallida di poesia, o rossa di battaglia.
Già, la Luna è rossa...
Mi vuoi sposare, Luna?
Non sorridere, sono serio.
Si, stanotte e solo per stanotte lo sono.
Almeno un ballo.
Me lo devi.
Balla con me, Luna.
Balla come se questa notte non dovesse finire mai.
Balla come se l'alba non ci fosse più.
Anche se io e te sappiamo bene che si porterà via ogni sogno, insieme a questa notte ed al nostro ballo...
Buonanotte, Camelot...
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|