Sono quasi a 3000 parole!
Ecco un pezzetto. Non mi piace per nulla, ma ormai ci sono dentro.
Tutto inizia da qualcosa, ma in realtà sappiamo bene che l'inizio di tutto parte da un tempo, un evento o un'incredibile casualità che non riusciamo a trovare nemmeno nel più abile libro di matematica ed astronomia. Potremmo riassumere brevemente le teorie del Big Bang o trattare in ampi capitoli dell'evoluzione dell'uomo, ma partiremmo da troppo indietro anche se saremmo correttissimi nella nostra ricerca dell'inizio.
Adattiamoci quindi al poco tempo ed iniziamo dalle regole della genetica che portarono Igraine Cornwalla ad ereditare il naso dritto e perfetto della madre ed i capelli folti e rossicci del padre.
I misteri cromosomici hanno fatto in modo che il volto della fanciulla fosse perfettamente ovale e la sua risata abbastanza squillante da risaltare nei mormorii della sala del consiglio come il cinghuettio di una cinciallegra.
Gorlois Cornwalla, parlamentare che aveva passato da tempo la quarantina, non sarebbe stato per molto un uomo fortunato perché insospettabili reazioni chimiche stavano per far illuminare di amore gli occhi di Uther Pendragon, ex avvocato che aveva lasciato la carica per occuparsi della Ambrosius&Pendragon.
Credo di amarla. Furono queste le parole che sussurrò all'orecchio di Merlino. Credo di amarla. Arrossendo nel suo completo grigio scuro che anche se fatto su misura appariva sempre un po' troppo stretto attorno alle sue larghe spalle.
L'hai appena incontrata, non è possibile.
Igraine rideva, ciciallegra saltando da un albero all'altro con il piumaggio rosso raccolto in una lunga ed elegante coda. Fluida nel tailleur blu scuro, danzando tra i tavoli, bicchiere dopo bicchiere.
La sala del consiglio era piena di donne che la genetica aveva premiato con seni prosperosi e gambe infinite, ma Uther aveva occhi solo per Igraine.
Non c'è dubbio, guardala, Merlino. Guarda le sue mani.
Vedo solo una donna, Uther. Lasciala stare, è sposata con Gorlois.
L'amore è cieco ed in particolare quello di Uther. L'uomo passava da una donna all'altra come uno screanzato, ma le amava tutte, indiscriminatamente. Si innamorava una volta alla settimana.
Questa è quella giusta, ripeteva quel giorno, la amo.
Nel momento in cui le parole si formavano sulle sue labbra, Igraine Cornwalla si voltò verso di lui e gli sorrise. Aveva il canino destro leggermente storto e le labbra troppo sottili.
Fu così che Merlino capì di aver perso Uther Pendragon per una donna.
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