Nella casa di Louis, Morven era stato colpito da quell'oggetto a cui il cavaliere stava lavorando.
"Quell'oggetto di cui domandate" disse Louis "non sta prendendo vita... per un semplice motivo... ha già vita propria... l'ha avuta quando fu consegnata alla sua padrona...mia moglie..."
Si avvicinò ancor più al camino e continuò a dire:
"Io, oltre alle virtù cavalleresche, ebbi anche un altro dono dal Cielo... quello di forgiare armi formidabili... e prima di intraprendere questo viaggio verso un mondo ancora selvaggio come la Britannia, decisi di donare a mia moglie un'arma con la quale difendersi, qual'ora mi fosse accaduto qualcosa... ed allora forgiai una spada adatta alla delicatezza di una donna, ma capace di tenere testa a qualsiasi arma impugnata da un uomo..."
Fece segno a Morven di seguirlo ed entrambi giunsero nella stanzetta dell'incudine.
"Ecco..." indicò Louis "... quesa è l'arma appartenuta a mia moglie Adelasia... quando lei morì, decisi di spezzarla... ma ogni mio tentativo fu vano... la sua lama resistette ad ogni mio sforzo... alla fine allora decisi di lasciarla a marcire qui dentro... il calcare, la ruggine e l'umidità l'hanno resa come la vedi ora..."
Infatti, davanti a loro sull'incudine, giaceva una spada incrostata ed abbandonata a se stessa.
Ma nonostante tutto, tradiva ancora la sua perfezione e la magistrale cura con cui era stata forgiata.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|