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Vecchio 25-10-2010, 19.16.25   #2258
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
In questo incerto e malinconico pomeriggio d'Autunno, è bello abbandonarsi ai versi di un cantastorie, che raccontano di antiche leggende...

In un piccolo borgo, un ragazzino trascorreva i giorni a giocare con i suoi compagni, fantasticando di essere dei cavalieri in cerca di avventure da vivere, da draghi da uccidere e principesse da salvare.

Un giorno, il ragazzino, correndo per le strade con gli amichetti, vide una bellissima fanciulla che passeggiava con la mamma.
Aveva i capelli dorati e riccissimi, con gli occhi del colore del cielo.
Restò a fissarla fino a quando lei e sua madre non rientrarono nella loro grande casa.
Ma prima di oltrepassare il portone, la fanciulla si voltò a guardarlo.
Da quel giorno, il ragazzino andava sempre sotto il balcone di quella grande casa e vi restava fino a quando lei non si affacciava a guardarlo.
Il tutto durava pochi istanti, ma per il ragazzino quel breve momento era tutto il suo mondo.

Un giorno però il ragazzino dovette lasciare il suo amato borgo.
Avrebbe studiato per diventare cavaliere, sotto gli insegnamenti di un grande maestro.
Alcuni anni dopo, divenuto il più grande e famoso fra tutti i cavalieri, il Primo Cavaliere, il ragazzino, ormai un uomo, ritornò al suo amato borgo, accolto come invincibile campione della cavalleria e della cristianità.
Ci fu una grande festa, con musica e balli.
Alla fine della serata, il cavaliere volle passeggiare per le strade, giungendo proprio davanti alla grande casa che un tempo fu di quella fanciulla.
Domandò ad un passante chi vi abitasse oggi.
“Mio signore, un tempo la casa appartenne ad una nobile famiglia caduta poi in miseria.” Rispose il passante. “Oggi è disabitata.”
Il cavaliere, guardando il balcone rivide gli anni trascorsi, quando lei usciva a guardarlo.
Si arrampicò allora su alcune piante che avevano avvolto la casa e raggiunse il balcone.
Qui trovò solo un vecchio vaso con dentro un fiore.
Lo colse e lo adagiò alla sua corazza.
E quando scese in strada per ritornare a casa sua, si voltò a fissare la vecchia casa e rivide due fanciulli che giocavano.
Sorrise malinconicamente e riprese la strada verso casa sua.
Quel cavaliere, naturalmente, era sir Guisgard di Camelot e quel fiore era la sua amata margherita.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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