<Empi assestò una gomitata ad icarion non rendendosi conto della nuova forza che il suo aspetto da nana le offriva e poi si apprestò a seguire il nano Calomenant. La sua andatura risultava goffa con quelle gambe così corte e tozze, lei che amava librarsi inseguendo il vento, lei che aveva la grazia d’un fiore che si apre alla vita. Ma la fatina era divertita da quella situazione ma poi pensò ad Icarion e un velo di preoccupazione scese sul suo viso> Lasciate parlare me, sempre <sentenziò severa sottovoce al suo principe. Nel frattempo erano giunti nella caserma. L’atmosfera era fredda e severa. Empi simulò un sospiro e rimase in attesa fin quando vige giungere un nano con una strana divisa. Sentì il nano chiamarlo Signore e avanzò di un passo assumendo una buffa posizione rigida, come fosse sull’attenti. Con una gomitata impercettibile intimò ad Icarion di fare lo stesso>
Vagava da sola nel bosco, Signore. Ci siamo occultati e l’abbiamo seguita. Non vi sono stati contatti con altri umani. Tuttavia, Signore, abbiamo incontrato sul nostro cammino due cadaveri di umani, Signore <forse stava esagerando con la parola Signore?...si chiese Empi> Trucidati selvaggiamente, Signore. Li abbiamo lasciati lì <parlava con tono secco> Niente altro da riferire, la dama non costituisce pericolo, ma ci offriamo di interrogarla se lo ordinate <propose infine Empi>
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Come away, O human child!
To the waters and the wild
With a faery, hand in hand,
For the world's more full of weeping than you can understand.
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