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			Arowhena si mosse dunque con gli altri.. sarebbe stata una buona occasione per conoscere i nuovi compagni. Si guardò intorno, che visi seri, provati... Le porte si spalancarono per permettere a Belvan e ai suoi di uscire. Nel momento in cui il vento autunnale entrò nella sala, portò con sé l'odore della terra bagnata da alcune gocce di pioggia, e delle foglie cadenti dagli alberi maestosi... La folata di vento aveva un odore così piacevole ed ella iniziò a cantare accompagnata dal suo liuto.. L'avventura non doveva iniziare nel segno del cattivo umore... negatività chiama altra negatività!Il canto dunque lo dedicò all'Autunno, ai suoi odori, ai suoi colori e sapori:
 Dischiuse le labbra morbide:
 
 " Stagione delle nebbie e della molle fecondità,
 stretta amica del cuore del maturante sole;
 che cospiri con lui per caricare e beare
 di frutti le viti che intorno alle grondaie corrono;
 per piegare sotto le mele i muscosi alberi della capanna,
 ed empire tutti i frutti di maturità fino al torso,
 per gonfiare la zucca, e arrotondare i gusci delle nocciuole
 con un dolce nòcciolo; per far gemmare altri
 e ancora altri, più tardivi fiori per le api,
 finché esse pensino che i giorni tepidi non finiranno mai,
 perché l’Estate ha colmate fino all’orlo le loro viscose celle."
 
 Arowhena si accigliò un momento:
 
 -Dukey, non disturbare il tempo!
 Lo disse istintivamente, non lo temeva e in quel momento, col suo comportamento, stava davvero interrompendo la poesia, il momento, l'augurio del buon auspicio. Dunque continuò il suo canto, facendo finta che non esistesse:
 
 "Dove sono i canti della Primavera? Sì, dove sono essi?
 Non pensare ad essi; tu hai la tua musica pure,
 mentre nuvole a sbarre fioriscono il giorno che lento muore,
 e toccano i piani di stoppie con una rosea tinta"...
 
 Il canto era così piacevole che il vento decise di portarlo con sé e farlo sentire fin nei luoghi più lontani...
 
				__________________La Conoscenza è Potere
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