Discussione: Personaggi Abelardo ed Eloisa
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Vecchio 21-04-2008, 20.14.55   #5
Ingeborg
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Ingeborg è sulla buona strada
Una storia esemplare, ripresa poi anche da Rousseau nel suo romanzo epistolare 'Julie ou la nouvelle Heloise'. Diverrà uno dei capisaldi del romanticismo, non a caso

Julie ou la Nouvelle Héloïse ricorda nel titolo l'infelice amore che in epoca medievale unì Eloisa al filosofo Abelardo, suo maestro, situazione analoga a quella delineata nella vicenda del reciproco sentimento che lega Giulia al suo precettore Saint-Preux. Il romanzo, comprendente 163 lettere, che abbracciano un periodo di circa dodici anni, inizia con l'incontro dei due protagonisti in casa del barone d'Etanges, il padre di Giulia. Saint-Preux non è nobile e questo, nonostante fra i due giovani esista una forte intesa spirituale, costituisce un ostacolo insormontabile. Giulia dapprima cerca di resistere all'amore, poi cede, ma quando il padre decide di darla in moglie al signor di Wolmar, i due decidono di separarsi. Saint-Preux, disperato, s'imbarca su una nave inglese per una spedizione intorno al mondo. Nel matrimonio Giulia, dopo aver dato alla luce due figli, sembra raggiungere la pace interiore e abbandonare ogni desiderio di riallacciare la relazione con il suo amante. Dopo sei anni Saint-Prieux ritorna e Wolmar lo invita a casa sua: il marito di Giulia è un uomo saggio e distaccato, che conosce l'amore che ha legato la moglie all'istitutore, per cui, confidando nella virtù di lei e convinto di poterla rendere felice assicurandole quella pace e quell'innocenza che le sono più necessarie della passione, organizza una vita a tre che dura qualche mese. In questo periodo Giulia e Saint-Preux resistono a un sentimento ancora violento, ma sublimato dalla virtù. Dopo che Giulia ha tentato invano di farlo sposare con la cugina Chiara, l'istitutore riparte, ma poco dopo viene raggiunto da una lettera di Chiara, che lo informa che la donna, tuffatasi nelle gelide acque del lago per salvare uno dei suoi bambini, si è ammalata e sta per morire. Nella sua ultima lettera Giulia gli confessa di non aver mai cessato di amarlo e gli affida l'educazione dei figli. Il motivo sentimentale al centro del romanzo serve in realtà a far emergere le tematiche che il filosofo stava approfondendo nel Contratto sociale e nell'Emilio. L'ostacolo che le differenze sociali frappongono all'unione fra i due protagonisti solleva il problema dell'opposizione fra convenzioni e sentimento naturale, al quale Rousseau attribuisce un valore essenziale, al punto che nessun avvenimento esterno né l'impegno e la volontà dei due protagonisti riuscirà ad annullare. Nello stesso tempo l'autore analizza la contraddittorietà dell'animo umano, diviso fra desiderio e senso del dovere, soprattutto attraverso il personaggio di Saint-Prieux, in cui proietta la sua aspirazione a conciliare legge e istinto naturale, in modo da conservare l'equilibrio fra libertà soggettiva e morale. Il romanzo, ispirato, per lo meno nella costruzione dell'intreccio, a un altro testo dell'epoca, la Clarissa di Samuel Richardson, esercitò grande influenza sulla letteratura europea, per esempio su Ugo Foscolo, le cui Ultime lettere di Jacopo Ortis ne riprendono l'ossatura narrativa e lo spiccato individualismo.
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