Intanto, all'abbazia, Talia partì con Gerard e i suoi cavalieri alla volta di Carcassonne.
L'alba era ormai prossima e la nebbia sembrava, pian piano, svanire, mentre i primi raggi di Sole squarciavano gli ultimi aloni di oscurità sulla foresta.
A Talia si mostrò così tutta la bellezza di quella terra.
La sua campagna, il suo borgo in lontananza.
Rivide quei colori, risentì quei suoni e riassaporò quell'aria, rivivendo di nuovo quel mondo del quale tante volte Guisgard le aveva parlato.
E nella campagna, la ragazza, vide alcune lucciole, ultimo incanto della botte ormai morente, e rivide quella sera in cui Guisgard le parlò proprio delle lucciole e dei loro richiami d'amore.
E tra questi mille pensieri e ricordi, Capomagnus e la sua campagna le apparvero come un sogno.
Un sogno che con l'arrivo dell'alba era prossimo a svanire.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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