Dot fu svegliata da un leggero soffio di vento, così strano, così innaturale, che non poteva essere frutto della Dea; aprì leggermente gli occhi e scrutò un'ombra poggiata sulle mura di cinta della città.
Non potè riconoscerla; la luna era timidamente nascosta tra le nuvole: quella sera non voleva essere spiata dagli occhi indiscreti degli uomini, non voleva che la scorgessero e, forse,una strega aveva fatto sì che essa non illuminasse il bosco e le strade....
Dot poggiò la testa sul forte e contorto tronco dell'albero pensando a chi potesse appartenere quell'ombra vicino alle mura...
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