Scesi in cucina e iniziai a raccogliere ciò di cui avevo bisogno: una bacinella d’acqua, un panno pulito, bende nuove… Quella sorta di strana sensazione non accennava ad abbandonarmi, ma cercai di non badarci.
Incontrai Tisson sulla scala mentre risalivo, mi salutò con un sorriso che non riusciva però a celare un’espressione insolita… distrattamente mi chiesi cosa avesse in mente.
Giunta di fronte alla porta della stanza di Guisgard bussai e feci capolino dentro, lui era sempre disteso sul letto e sembrava immerso in pensieri e ricordi lontani; in silenzio entrai e posai tutto ciò che avevo in mano sul tavolo…
Fu a quel punto che notai ciò che avevo lasciato lì quella mattina: alcuni fogli bianchi, inchiostro, una penna… e poi quella missiva che avevo scritto, piegato e sigillato con la cera della candela poche ore prima. La presi e me la rigirai tra le mani.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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