La zia, vedendo Talia correre fuori, la chiamò a gran voce, ma senza sortire effetto.
Guisgard, intanto, era già giunto al convento.
C'erano tutti: Tisson ed ovviamente Iwan, accompagnato da due dei suoi compagni.
"Sei proprio deciso, allora?" Chiese Tisson a Guisgard.
"Ma stato così convinto."
"Allora!" Gridò con superbia Iwan. "Dobbiamo attendere ancora molto?"
Guisgard non rispose niente e passò la sua giubba a Tisson.
"Le regole?" Chiese Tisson.
"A me basta un colpo solo andato a segno..." disse Iwan "... quindi direi al primo sangue."
"Si, per me va bene..." rispose Guisgard "... al primo sangue..."
I due sfidanti allora si allontanarono e cominciarono a prepararsi.
"Fa attenzione, Guis!" Si raccomandò Tisson, visibilmente preoccupato.
"Sai chi è il cavaliere più forte mai nato?" Chiese Guisgard. "Lancillotto. E sai perchè non perdeva mai?"
"Non lo so." Rispose Tisson.
"Perchè non era attaccato alla vita." Disse Guisgard. "Per lui non contava più niente. Vivere o morire avevano ai suoi occhi lo stesso valore. Persa Ginevra, per lui la morte era solo una liberazione."
"Non mi piaci quando parli così..."
"Non piaccio a me stesso." Rispose Guisgard.
I due sfidanti allora presero posto l'uno di fronte all'altro.
"Ho atteso questo momento da anni..." disse Iwan con un ghigno.
"Approfittane..." rispose Guisgard "... perchè non ne avrai altri."
Ed un asciutto vento si alzò allora nello spiazzo, quasi proclamando l'inizio della fatale contesa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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