Discussione: Fuga nel Crepuscolo
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Vecchio 29-07-2010, 20.30.21   #413
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il campo era un meraviglioso manto verde, in cui apparivano mille e più tonalità, dal giallino, al rosso, al blu, all'arancio.
Il vento si posava delicatamente sulle cime degli alberi che con il loro movimento animavano qualla bucolica atmosfera.
Il cielo si confondeva con lo sterminato orizzonte, avvolto dalla foschia in cui sembravano dissolversi i monti lontani.
Guisgard respirava a pieni polmoni.
Era finalmente sereno.
All'improvviso udì una voce.
Si voltò e vide Talia.
Sorrideva e lo fissava.
"Milady..." disse lui "... perchè siete qui da sola... potevate dirmelo, vi avrei accompagnata io..."
Ma le sue parole furono interrotte da una sagoma nera.
Era veloce e si avvicinava alle spalle di Talia.
La ragazza non sembrava essersene accorta.
Guisgard riconobbe il volto di quella sagoma: era Cosimus.
Avanzava sul suo cavallo ed aveva uno sguardo feroce.
Il cavaliere comprese ma era troppo distante da lei.
Gridò allora con quanto fiato aveva in gola.
Gridò più volte.
Ma Cosimus aveva già raggiunto la ragazza.
Estrasse la spada e...
Guisgard saltò sù.
Ansimava ed era sudato.
"Un sogno..." sussurrò "... era solo un dannato sogno..."
Si avvicinò allora alla finestra della sua stanza e vi restò fino all'albeggiare.

Nell'altra stanza, intanto, mentre era a fissare la brace, Talia fu destata da un lieve chiarore.
Era la zia di Guisgard che si avvicinava con una candela.
"Non riuscite a dormire, Talia?" Chiese con dolcezza.
Si sedette allora accanto a lei e le accarezzò i capelli.
"Potrei essere vostra madre, ragazza mia..." aggiunse "... sono vecchia e mi capita spesso di saper leggere nel cuore della gente, quando ne hanno uno puro come il vostro... cosa vi affligge?"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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