Intanto a Camelot, Cosimus, in una stanza sicura della taverna, aveva chiamato i suoi fedelissimi a rapporto.
"Dobbiamo partire subito!" Cominciò a dire. "Siamo stati fermi per troppo tempo! Dobbiamo trovare Guisgard prima che lo faccia qualche cacciatore di taglie! Prima lo cattureremo, prima lo giustizieremo!"
"Milord..." entrò di corsa uno dei suoi "... abbiamo trovato un testimone che afferma di aver visto due persone fuggire per le strade di Camelo, un uomo ed una donna. E dalla sua descrizione quell'uomo sembra essere Guisgard."
"Portatelo qui e fatelo raccontare tutto!" Ordinò Cosimus.
"Mio signore..." cominciò a dire il testimone "... vidi quei due fuggire alcune notti fa. Mi passarono vicini e riuscii così a vederli in volto."
"L'altra era una donna?" Chiese Cosimus. "Ne sei sicuro?"
"Si, sicurissimo, mio signore!"
"Strano..."
"Ora che ho raccontato tutto... potrei avere la ricompensa che mi è stata promessa?"
"Potresti rivelare queste informazioni ad altri..." disse Cosimus "... e non vi è denaro sufficiente per far tacere un traditore! Portatelo via ed uccdetelo!" Ordinò poi ai suoi.
Così, il testimone, portato in un luogo segreto, venne brutalmente ucciso.
"Una donna..." ripeteva pensieroso Cosimus "... perchè Guisgard ha con se una donna?... Questo finirà per rallentare la sua fuga..."
"Forse intende usarla come ostaggio e farsi scudo con lei." Intervenne uno dei suoi.
"No, conosco bene Guisgard e questo non è nel suo modo di fare..." rispose Cosimus "... ci deve essere un altro motivo... ma quale?"
Poi, dopo un momento di riflessione, aggiunse:
"Comunque... se non l'ha lasciata fino ad ora, allora quella donna deve essere in qualche modo legata a lui... e noi sfrutteremo tutto ciò a nostro vantaggio per catturare quel maledetto..."
Si alzò allora in piedi e concluse:
"Te l'ho sempre detto, Guisgard... che le donne sarebbero state la tua rovina!"
E si abbandonò ad una folle e diabolica risata.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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