"Non mi abituerò mai" disse Guisgard divertito "all'ingenuità di voi ragazze dell'alta aristocrazia! Credete che tutto si accomodi con le parole, con un grazie, un inchino ed una dolce espressione nel viso!"
Rise di gusto ed aggiunse:
"Milady, non siamo a Carcassonne qui! Il vostro grazie non mi salverà il collo! Per sdebitarvi dovrete offrirmi molto più che i vostri cortesi modi. Quelli conservateli per i paggi di palazzo o i valletti di corte. O magari per qualche avvenente precettore a cui è stata affidata la vostra nobile preparazione."
Sorrise e le si avvicinò.
"Lady Talia di Carcassonne..." continuò a dire "... in gattabuia un vecchio monaco mi ha raccontato, durante una sbornia, della figlia del Visconte di Carcassonne fuggita per capriccio... e della forte ricompensa destinata a chi la riporterà a casa. Non voglio pensare che vostro padre possa essere più generoso di voi, in fatto di ricompense, milady."
E finito di parlare fissò la ragazza con aria divertita.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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