Nessuno aveva risposto al mio richiamo, ma io lo sapevo, lo sentivo che Guisgard era vicino a me.
Ad un tratto mi dissi: "Sciocca che non sei altro, nella chiesa! E' lì che si rintana spesso a meditare e a pregare." E, nello stesso momento, percepii una stretta al cuore. "Madre mia cos'è questo dolore? Un presagio? No! NOn può essere! Guisgard aspettami sto arrivando!"
Provai ad aprire il portone d'ingresso, ma non riuscivo forse per il troppo peso o perchè si era bloccato.
"Non sarà del legno e neppure del ferro o del piombo a fermarmi..Apriti!". Ordinai alla porta e con un tonfo secco le ante si spalancarano e lì lo vidi.
"Guisgard Amore mio!" urlai "Sono qui, mi hai salvata! Sono di nuovo io, Polgara, l'incantesimo è rotto!" e corsi verso di lui, solo allora mi accorsi che accanto vi era verosimilmente il Cavaliere Bianco ed una Elisabeth, che però non sembrava lei.
"Cosa succede? Cosa volete voi dal mio Guisgard? Non riuscirete a separaci di nuovo!" e mi misi tra lui e gli altri due.
Avrei sfidato ogni difficoltà, ogni ostacolo, ma nessuno ci avrebbe più diviso, no, non più!
|