Marin aveva ragione, davanti a loro si mostrò una gigantesca città in rovina, con la vegetazione che folta e selvaggia cresceva e spuntava in ogni dove.
Liane lunghissime, fogliame dalle dmensioni innatutali, fiori dai colori esotici e sconosciuti, radici monumentali che fuoriuscivano dove un tempo asfalto e basamenti ricoprimano tutto.
I grattacieli, decadenti e fatiscenti, si stagliavano come rovine di un tempo perduto su un orizzonte postapocalittico.
Non solo Marin ma anche gli altri restarono increduli di fronte a quello scenario.
"Cosa..." disse quasi balbettando per lo stupore Laudrup "... cosa ci fa una città nel bel mezzo di questa giungla tropicale?"
"Ciò che resta di una città vorrà dire..." scioccato Fellay.
"Forse... forse Marin ha ragione... è un set cinematografico e qualcuno ci sta prendendo in giro..." incredulo Bret.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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