"Non arretrate ed evitate di fissarli negli occhi." Disse sottovoce Fellay a Marin e al resto del gruppo. "Non fte gesti improvvisi o altro che possa impressionarli."
Qui selvaggi erano immobili a fissarli, tutti armati di lance, asce e archi con frecce e segni dipinti sui loro corpi.
"Hawku, tunde mokao nai!" Gridò uno di quelli. "Amunike, loko nubure!"
Alzarono alloro tutti le lance, puntandole verso il gruppo.
"Si mette male..." fece Bret "... non voglio fare da bersaglio..."
"Cosa facciamo?" Laudrup.
"Voi nulla, lasciate fare a me." Mormorò Fellay, per poi prendere il suo fucile e puntarlo verso i selvaggi.
"Se ne ucciderete uno diventeranno ancora più ostili..." Laudrup.
"Lo so, anche se ho una gran voglia di farlo..." rispose Fellay, per poi sparare e colpire una grossa noce di cocco sulle teste dei selvaggi.
La noce esplose e la sua acqua finì sui quegli uomini, che impressionati restarono sgomenti davanti alla canna fumaria di Fellay.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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